► Per chi se li fosse persi, ho pubblicato 3 video nel rinato canale YouTube ( e appena finisco questa mail , ne preparo altri 2, uno uscirà domani ):
- Un tutorial su Google Data Studio e la nuova funzionalità riguardante i dati di Search Console: report SEO fichi e gratis. Ho fatto anche un bel template gratuito!
- Un anSEOlitico che parla di HTTPS per aiutarvi a decidere, seguendo i ragionamenti che contano, se implementarlo o meno;
- Un anSEOlitico che parla dell’errore 404 , perchè a volte non è un errore davvero errore, e sopratutto non è un orrore… 🙂
► Che bello questo post di Francesco Margherita! Quando leggo queste cose capisco cosa ci lega professionalmente ( e non solo ).
In queste poche righe sono nascoste in piena vista molte considerazioni che potrebbero cambiare il grafico post update dei vostri siti da discendente ad ascendente. Questi sono i post da condividere in ogni dove, non gli studi di correlazione sui segnali di ranking.
Ogni query si struttura in modo più o meno filtrato dalla disambiguation: più gli intenti di ricerca sono fondamentalmente misti e differenti per una query X, più tipologie di sito e di attori differenti troveremo in SERP.
Vi faccio un esempio pratico: quando feci analisi per i “carrelli elevatori“, vidi che si posizionavano
- 2 siti di costruttori internazionali alle prime 2 posizioni;
- 1 rivenditore specializzato locale multimarca in terza;
- 1 rivenditore non specializzato locale monomarca in quarta;
- 1 rivenditore non specializzato in quinta;
- Seguono directory e altro ;
Se si sta facendo SEO per un sito di un rivenditore multimarca, non si hanno veramente 10 ( o quelli che sono ) spot in prima pagina ai quali ambire, ma solo quello riservato ai rivenditori multimarca
E’ per questo che sulla maggior parte delle chiavi i tool di keyword difficulty e amenità del genere non hanno senso.
Posizionarsi non è primariamente questione di autorità e di metriche: è sopratutto questione di rilevanza rispetto all’intento di ricerca! Ci si scontra e si compete con chi risolve lo stesso intento nell’ambito di una query, e non con tutti gli attori della query.
Certamente esistono query molto verticali dove le tipologie di sito sono le stesse, o query dove invece impera lo spam per tantissimi motivi ( il primo: Google non ci guadagna ), ma la maggior parte delle query sono strutturate come l’esempio qui sopra. Pensateci.
Voglio fare una serie di video sullo studio delle query, volevo fare un prodotto a pagamento ma voglio dare uno sberlone alla community SEO italiana, ci riuscirò? Voi condividete e datemi una mano :).
► Giorgio Taverniti sul forum GT ha fatto l’analisi di un sito di un amico, l’ispiratore degli anSEOlitici :). Mi è piaciuta perchè analizza prima di tutto il merito, il senso che può avere una risorsa per i suoi utenti, la loro esperienza.
Ragiona su concetti molto semplici, che possono sembrare superficiali, ma sono in realtà molto infidi: richiedono un’abilità nel giudicare se stessi con obiettività che è merce rara.
Tanti in queste 2 settimane post “update dell’algoritmo” si sono sentiti vittime di una ingiustizia, ma se devo essere sincero di grandi falsi positivi non ne ho visti.Se Google ti butta giù, non perdere tempo e inizia a rimboccarti le maniche cercando di capire cosa migliorare.
La prima cosa da capire è se si è “arrabbiato” o se è “deluso”:
- “Ho forzato la mano? Dove? Come risolvo?” => riflettiamo sulla possibilità che sia arrabbiato
- “Ok ho lavorato come una bestia, ce l’ho messa tutta, ma è davvero abbastanza? Mi sono impegnato per quello che serve ai miei utenti, o per quello che penso serva? Li conosco davvero? Ho davvero fatto un sito così utile?”=> riflettiamo sulla possibilità che si sia deluso
Se una volta risposto a queste domande vi sentite ancora vittime, penso ci sia la possibilità che semplicemente stiate cercando di fare business con il pesante bagaglio del vostro ego. Non va.
► Sempre sull’analisi delle query, questo esempio di Enrico Altavilla sulle classi di query e sui fenomeni di ricerca è gustoso, leggetelo, non dico altro.
► Il mio amico Achille Baudino ha pubblicato su Fatti di SEO questa raccolta di documenti sulla questione siti web e privacy, leggete, mettete nei preferiti e ringraziate Achille!
Sunto semplificato delle linee guida
http://194.242.234.211/…/Guida+al+nuovo+Regolamento+europeo…
Regolamento UE del 26/04/16
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/…
Un parere di un avvocato
http://blog.mailup.it/2016/09/cookies-regole-per-uso/
Definizioni dei cookies (più caso Analytics trattato superficialmente)
https://www.squeezemind.it/…/differenza-tra-cookie-tecnici-…
Approfondimento sui Coockies Analitici
http://blog.cookies.coffee/cookie-analytics-cosa-devi-fare/
Blog di un avvocato del settore (post datato ma riassuntivo)
http://robertarapicavoli.it/cookie-un-labirinto-senza-via-…/
Cosa dicono i vicini: news dal mondo non-SEO che toccano la SEO!
► Rilasciata finalmente la versione 0.6 di RIOT, una utility per la compressione di immagini in ambiente Windows. Questa release risolve le poche mancanze che aveva questo fantastico freeware, rendendolo ancor più irrinunciabile per tutti gli utenti Windows, almeno IMHO
► Il povero Moore di Intel non aveva fatto i conti con la fisica. I nerd come me sanno che ci si sta scontrando con alcuni colli di bottiglia piuttosto importanti che bloccano l’evoluzione, a livello di potenza, dei processori. Questo articolo parla di questo e di altre interessanti considerazioni.
► Non dobbiamo dare mai niente di scontato. chi l’ha detto che i video devono essere tutti con proporzioni orizzontali?
► Amazon punta a conquistare il mondo, il problema è chiedersi “perchè” ? E’ affascinante, nauseante e inquietante allo stesso tempo. Addirittura sento parlare di Amazon come di uno shop “non etico”, e il problema è che forse lo si fa a ragion veduta.