E’ stato impossibile trattenermi: quando ho letto l’articolo di AJ Kohn su RankBrain ho dovuto tradurlo ( http://bit.ly/rb-guida ). Sapevo che molti non l’avrebbero letto in inglese, ed è molto importante farlo.
Oltre al debunking verso gli articoli markettari che annunciano in pompa magna di sapere come “ottimizzare per RankBrain” ( sigh ), ci fa riflettere sul futuro di Google. RankBrain secondo me è il nuovo emisfero cerebrale di Google: prima ragionava con pura matematica, ora una parte di esso, che di fatto filtra praticamente tutti i vecchi meccanismi, sta cercando di andare oltre.
Certe pratiche hanno i giorni contati, e forse anche internet per come la conosciamo.
Entro 10 anni ci saranno ancora i siti web? O avremo un orologio che ci parla e ci dice direttamente le informazioni che ci interessano?
► Anche questo articolo http://bit.ly/28UQMmJ ribadisce ( se ce ne fosse il bisogno ) la centralità di RankBrain e dei sistemi di machine learning / AI nel futuro di Google. Ne ha parlato anche Slawski qui http://bit.ly/28TyBgE . Pensateci su 🙂
► Questa presentazione di Dawn Anderson ( http://bit.ly/28MBV91 ) sul crawl budget è una di quelle perle delle quali non si parla, e delle quali spesso non ho il tempo di parlare neanche io ( sto facendo in modo che questo cambi molto presto 🙂 ).
Se scrollate trovate una trascrizione di questa presentazione che descrive in modo molto “intimo” come Google scansiona i siti e i vari meccanismi che si attivano e intersecano tra di loro.
Ad esempio, esiste un valore di “importanza” nella gerarchia del sito delle pagine dipendente dalla struttura ( livello gerarchico della pagina, link interni, tipo di pagina/file, pagerank in ingresso )
Non mi stancherò mai di dirlo: la struttura è la chiave della SEO. Forse la cosa più importante. La buona notizia è che è nel nostro pieno controllo. La cattiva notizia è che i SEO prezzolati continuano a parlare solo di link e molti mi chiedono, dopo il preventivo “si vabbeh la struttura… MA I LINCHI BILDINGHE?”.
Leggete questa presentazione! Che dite la traduco/adatto?
► E’ stato fatto un Q&A abbastanza interessante sui contenuti duplicati ( http://bit.ly/28N5SGB ), al quale hanno partecipato 2 bravi SEO, 2 markettari e 2 Googlers ( lascio a voi l’identificazione delle parti ).
Dico abbastanza perchè c’è qualcosa che fa drizzare le orecchie e tante robe già sentite, e risentite, e risentite etc. etc.
Se ancora non ve ne foste resi conto, i contenuti duplicati dai cataloghi negli ecommerce NON PENALIZZANO DIRETTAMENTE ( il duplicate content NON PENALIZZA, è stato ripetuto anche qua, non esiste penalizzazione ), nel senso che non fate arrabbiare Panda, ma semplicemente non portando valore aggiunto, Google non ha motivo di “portarvi in alto”.
Certo negli ecommerce i segnali importanti sono tanti ( anche il prezzo, su questo ci torneremo ), ma dare qualcosa in più nel contenuto è sempre stata la chiave del successo. Un consiglio che do sempre: scrivete i testi pensando di avere un cliente al bancone.
Cosa vi ha chiesto? “Mi serve l’oggetto X per fare Y !” oppure “Se vuole fare Z vi serve l’oggetto X”. Sono tutte considerazioni da tradurre nella descrizione dell’oggetto. Quali bisogni soddisfa? Per cosa è adatto? E’ l’alternativa a qualcosa o qualche scopo?
► ( via Amin El Fadil ) Google ingrana la quarta sulle ADS in SERP: annunci con URL verdi come i risultati organici, Petrozzi ci fa vedere un esperimento dove ogni elemento in SERP ha delle spaziature tali che gli organici sono al terzo scroll quasi, e ora questo http://bit.ly/28LQklG !
In pratica nel 3 pack verrà inserito un blocco a pagamento e dovremmo ottimizzare per la top2 invece che la top3, sapevatelo cari i miei Local SEO. Solo a me sti map pack mi hanno sempre puzzato di trappolone ( che è puntualmente arrivato )? Non ci vedo tutta questa migliorata User Experience.
► Sempre a proposito di Google, molti utenti lamentano il fatto che il Keyword Planner pare dare dati sempre più imprecisi: ha iniziato a non distinguere più, ad esempio, key “al singolare” dalla loro versione “al plurale”.
Mi piace ricordare che il Keyword élanner NON è nato come strumento per la SEO, ma per l’advertising, per il quale gli amici patiti di PPC mi dicono stia facendo un lavoro involutivo non indifferente il nostro Guggol. Checcevoifa?
► hulu.com, provider di video in streaming molto famoso negli USA, ci da un ottimo esempio di come NON implementare nuove tecnologie sui nostri siti: http://bit.ly/28N2VWo
In sintesi, hanno implementato una nuova architettura Javascript per servire le pagine che ha servito per 3 settimane dei 404 a Googlebot. Risultato: scomparsa anche la home. TRE SETTIMANE. Google è furbetto per quanto riguarda il JS ormai, ma bisogna SEMPRE testare sia prima che dopo il rilascio di un cambio di architettura così invasivo. Per altro, dopo 3 settimane, la vedo dura recuperare al 100% nel breve periodo.
► E’ uscito un bell’articolo di Francesco Margherita ( http://bit.ly/28MPolo )su quella che lui definisce “semantica non strutturata”, sopratutto chiarisce alcuni aspetti che per alcuni non erano… chiari.
Essendo io un bravo SEO Stalker, questi meccanismi li ho studiati per più di 1 anno: funzionano. E’ logico pensare che Google premi chi di fatto riesce a dare un’esperienza più completa sotto l’aspetto dell’esaurimento dell’intento di ricerca. Sopratutto quando spende decine di milioni di dollari cercando di creare una macchina in grado di giudicare la rilevanza di un documento come fosse un essere umano ( vedi articolo già citato su RankBrain ).
Il mio personale consiglio aggiuntivo è: leggete le SERP cercando di recuperare l’ingenuità di un utente. Avete presente quando scoprite qualcosa di inaspettato mentre cercate tutt’altro e dite “AH! Non ci avevo pensato!”. Quando capita, avete trovato qualcosa sulla quale lavorare.
► Questo post ( http://bit.ly/28OjaWE ) su Facebook di Giorgio Tave sulle query delle ricerche vocali fa sorridere ( tra parentesi, sul cellulare ho salvato i miei genitori come madre e padre, non perchè mi sento come Jean Claude di Mai Dire Gol ma se, tocco ferro, succede qualcosa, il tuo soccorritore sa chi chiamare ) ma è nel contempo molto interessante.
Nel futuro prossimo, hanno dichiarato alcuni Googlers come Mueller e Illyes, verranno integrati nuovi dati della voice search anche nella Search Console. Non so se vi capita mai di mettervi davanti ad Analytics live e vedere quali query in entrata avete sul sito. E’ un sistema molto interessante per capire il registro della propria utenza: allinearsi aumenta la rilevanza del sito, lo so per esperienza. I dati voice sarebbero fantastici da questo punto di vista. Drizzate le antenne!
► Google sta lavorando per darci più di 90 giorni di dati su search console ( http://bit.ly/28MMbAA ), halleluja! Nel mentre, continuo a salvarmi mensilmente i dati sui miei fidi Excel, utilizzando anche Screaming Frog e la sua integrazioni dei dati di Search Console. Voi usate qualche altro tool? Se avete qualche suggerimento da diffondere, sono tutto orecchi!
► ( via Michael Martinez )Yahoo mette all’asta un sacco di brevetti ( http://bit.ly/28QaFKc ), tra i quali alcuni riguardanti tecnologie search. Si tratta di brevetti degli anni 90, e secondo l’avvocato dello studio che seguirà il processo di vendita questo fatto “rappresenta l’opportunità per le aziende che operano sul web di mettere le mani su brevetti pioneristici legati alla search e all’advertising”. Povera Yahoo…?
/*************************************
|Cosa dicono i vicini: news dal mondo non-SEO che toccano la SEO!
\********************************************
► ( via Michael Martinez ) In Italia non ne ho sentito proprio parlare ma Google ha lanciato una feature fighissima: gli account Brand per i servizi Google+, MyBusiness, Photo e YouTube!
Praticamente invece di gestire singole pagine tramite autorizzazione, potrete gestire l’intero account brand/aziendale dal vostro account personale. Fico!
► ( Via Maurizio Ceravolo ) Hai mai sentito il bisogno di entrare illegalmente via Desktop Remoto nel server di un altro ? Kaspersky ha scoperto un mercato nero dove questa possibilità viene venduta a 6 dollari ( http://bit.ly/28Me2Ol ).
6 dollari per le credenziali di 70.000 macchine, in gran parte facenti parte di università ed enti governativi (!!!). Tra queste, il 4% è italiana. Sicuro di essere al sicuro?
/*************************************
|SEO Meteo
\********************************************
Questa sezione la dedico alla “salute delle SERP” che osservo di giorno in giorno.
Questa settimana direi che ci sia stata calma piatta, solito su e giu di poche posizioni sia su .it che su .com, sopratutto nel weekend.
Nessun test strano avvistato, a parte quello delle ADS verdi, che baciate dal sole crescono rigogliose.
Per questa settimana direi che è tutto, alla prossima!
E.V.