In questo volume:
- Un bookmarklet sfizioso per la query analysis
- Quando Google e Amazon mettono a rischio la società con delle ( malsane ) idee
- Chiude lo URL shortener di Google
- Hyperlocal SEO…?
- Riparte l’EV SEO Podcast!
1 ► Segnalato da Martino Mosna che l’ha sentito da Marco Quadrella che l’ha sentito da Alessio Nittoli chissà dove vi segnalo questo bookmarklet di Carlo Cantarello che stampa le ricerche correlate per i singoli risultati in SERP.
Ne girava uno in inglese tempo fa, questo penso sia una fork ( quello vecchio non funzionava il più delle volte sul mio browser ), non so quanto durerà perché di fatto stampa via javascript un CSS per rendere visibile elementi che Google nasconde in SERP, e mi pare strano che ritorni così tanti dati per tenerli nascosti, mi sembra quasi un’implementazione grezza. Ogni chiamata in più nella SERP per Google si traduce in milioni di chiamate giornaliere, e quindi potenza computazionale sprecata ( e fior di quattrini ). Magari mi sbaglio e ci si appoggia sopra qualche altro sistema naturalmente, la verità la sanno solo gli ingegneri di Google, e neanche tutti!
Che sia una possibilità temporanea o meno, le implicazioni sono tante per comprendere la query, si comprendono ancora meglio i motivi di un certo tipo di mix nelle SERP: osservate le correlate per le quali si posizionano siti concorrenti in query ambigue, sopratutto non geolocalizzate ( anche se sono sempre meno ) come “sedie online“: si capisce al volo che ci sono ecommerce che si posizionano perché forti sulle SERP in prodotti specifici come le sedie di legno, quali si posizionano perché generano tanto traffico brand ( abbastanza per avere query brand nelle correlate ), che l’economicità dei prodotti è probabilmente un fattore chiave per il primo nella lista. Queste sono tutte impressioni che possono essere smentite ad un’analisi, ci mancherebbe, ma non penso però che vadano molto lontano dalla verità vista la mia esperienza con correlate e il suggest ( che rispondono con set dati differenti perché partono da punti differenti, query e siti specifici, fate sempre attenzione ).
2 ► Segnalato da Giuseppe Schettino questo articolo su alcuni brevetti riguardanti gli assistenti vocali di Google dovrebbe farci rizzare le orecchie e meditare sul futuro.
Google come al solito guarda sempre avanti e già nel 2015 parlava chiaramente nei suoi brevetti ( anche se sicuramente lo pianificava da molto prima ) di come, di fatto, invadere senza pietà la nostra privacy entrandoci letteralmente in casa. Facendo per altro in modo che noi gli aprissimo la porta ( pagandolo pure per altro! ) installando uno di questi assistenti vocali nelle nostre case.
Si parla di guardare, attraverso una telecamera, quali oggetti possediamo e quindi, ipotizzando che siano nostri interessi, di servire pubblicità iper profilata attraverso queste analisi. Alla faccia della segmentazione degli utenti. Amazon parla di analizzare le telefonate per capire gusti e interessi. Ascoltarci un po’ come facevano ( e fanno ) gli stati uniti con progetti tipo ECHELON.
Tutti si rifugiano dietro alla scusa del “non rivenderemo i dati” ma si sa che tra il dire e il fare… Cosa succederà quando “per sconfiggere il terrorismo” degli organismi governativi otterranno, in modo più o meno trasparente, la possibilità di accedervi?
La cosa grave di per se è che un’azienda privata li raccolga o anzi, pensi di raccogliere questi dati. Penso ci siano limiti che non si possono superare. Non venitemi a dire che “è il futuro” e devo arrendermi. Non voglio che ci si esponga a questi rischi: ci devono essere delle barriere tra corporazioni e persone e non possono essere abbattute per vile denaro, come in questo caso.
Dell’impatto sul web marketing per ora non voglio neanche discuterne, vi invito invece a riflettere su queste implicazioni molto più importanti da valutareper tutti noi.
3 ► So che ne stanno parlano un po’ tutti ma potrebbe essere importante per qualcuno di voi: come scritto sulla homepage del servizio, dal 30 Marzo 2018 goo.gl, lo URL shortener di Google lanciato nel 2009, non è più supportato dai suoi sviluppatori.
Secondo le dichiarazioni di Micheal Hermanto sul developer blog di Google questa decisione è stata presa per concentrare le risorse del team sullo sviluppo di Firebase Dynamic Links: un servizio, se non sbaglio lanciato nel 2017, in grado di creare deep links, ovvero link a specifiche sezioni di una app e in grado di, cito testualmente, “sopravvivere al processo di installazione“. Se l’utente non ha l’app installata verrà reindirizzato verso la pagina di installazione della stessa e quindi portato alla sezione alla quale puntava il link.
Tornando a goo.gl, a partire dal 13 Aprile 2018 potranno creare nuovi short links solo gli utenti precedentemente registrati e sarà possibile scaricare le informazioni relative agli shortlink creati sulla piattaforma in formato CSV fino al 30 Marzo 2019, data nella quale il servizio verrà definitivamente chiuso. Google ultimamente pare proprio in vena di pulizie di primavera, quando toccherà a Google Plus? Io spero il più tardi possibile!
4 ►Il buon Luca Bove ha segnalato su Google Plus questo articolo che parla di Hyperlocal SEO, detto nella lingua di Oxford “la SEO de borgata“. Scherzi a parte penso si tratti di fatto di una conseguenza della sempre maggiore abilità di Google nel geolocalizzarvi in modo preciso e continuo: grazie a questo fatto riesce a personalizzare i risultati sulle query che rileva come “a corto raggio”, come può essere la richiesta del “miglior ristorante” fatta da device mobile o fatta attraverso query riferite a specifici indirizzi, quartieri o landmarks quali “migliori ristoranti vicino al Louvre”. Lo fa a volte attraverso a implementazioni specifiche proprio per questi risultati iperlocalizzati, come quando mette in evidenza i punti di interesse direttamente su di una mappa nelle SERP come mostrato dall’articolo.
E’ un concetto interessante che cerco di esporre già da molto tempo, anche se non con il termine di “SEO iperlocalizzata” ai miei clienti: bisogna sempre cercare di capire il raggio di azione del cliente nella ricerca di uno specifico servizio.
Vi faccio l’esempio delle feste per bambini: solitamente vengono fatte con gli amichetti di scuola. I bambini mediamente vengono assegnati alle scuole in base al quartiere di appartenenza. Questo ci fa capire che dobbiamo ottimizzare sulle query riferite ai quartieri stessi. E funziona.
Se abbiamo un ristorante vicino a punti di interesse in una città come Firenze o Roma cerchiamo di ottimizzare i nostri spazi web per query relative proprio a questi punti, partendo dalla descrizione di Google My Business.
Se siamo vicini ad un cinema specifichiamolo, così come se siamo vicini ad un evento che si ripete su base annuale.
Sembrano concetti banali ma una riflessione sul tema può fare emergere opportunità di business molto, molto interessanti.
5 ► Devo dire che in molti mi avete chiesto dove fosse finito il podcast, cosa che mi ha fatto molto piacere, non lo nascondo. E’ un progetto nato, come mi capita spesso, da idee che mi frullavano in testa da TANTO tempo che hanno deciso di uscire e prendere forma senza preavviso, in questo caso in una notte di Gennaio.
La prima stagione è stata una scommessa con me stesso naufragata sul mare di fazzoletti riempiti a colpi di sinusite ( scusate l’immagine orribile ). Creare un podcast che sia un concentrato di informazioni veramente utili e non un rant di banalità vi assicuro non è facile.
Non sono però stato con le mani in mano: ho cercato di migliorare il più possibile ( o almeno credo ) il prodotto in questi mesi di stop, investendo per altro in un bravo tecnico che mi seguirà e assisterà, e non solo sul podcast… ne vedrete delle belle! Per ora vi consiglio di scaricare l’app di Spreaker e sintonizzarvi sulla pagina dell’EV SEO Podcast. La prima puntata di questa seconda stagione è dedicata al PageRank, vediamo quanto ci metterà qualcuno a commentare senza ascoltare!
La settimana scorsa c’è stato un AMA ( Ask me anything ) di John Mueller sulla SEO tecnica su Reddit, che dite lo traduco? Se mi arrivano abbastanza feedback potrei cimentarmi nella titanica impresa, fatemi sapere!